biografia

GIANNI ANDREASI

L'ARTISTA

I primi anni

Gianni Andreasi nasce ad Adria (RO) nel 1940.

Vive per gran parte della sua vita a Milano, città che lo accoglie e gli permette di entrare in contatto con un ambiente attivo e frizzante. Da sempre legato all’arte vota sé stesso a quest’ultima verso i trent’anni e da lì inizia un lungo percorso di indagine che lo vede affrontare diversi stili pur conservando una cifra stilistica di immediata riconoscibilità.

Anni '70

Nei primi anni Settanta la produzione di Andreasi indaga un astrattismo geometrico che vedono il colore completare le stesse forme.

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Anni '80

Un decennio dopo l’astrattismo cede spazio ad una vena surrealista giocosa a tema fiabesco e quasi magico. La dimensione rappresentata ha forte carattere onirico e magico. A poco a poco il tema surreale viene sostituito dalla figura umana che non è più giocosa e fantastica, ma reale e a tratti triste. I soggetti rappresentati paiono illusi e con gli sguardi pensosi a significare un distacco dalla realtà e dal momento presente. In questi anni la produzione arriva quasi a sfiorare la Pop-Art e i Cartoons senza che possa essere mai definita tale.

Anni '90

Dagli anni Novanta fanno la loro comparsa i primi paesaggi metafisici in cui figurano campi, alberi, torri antiche e pavimenti a scacchiera in cui si vede un sunto di quanto fatto dall’artista nel corso della sua produzione.

Da subito riceve l’interesse da parte di numerosi galleristi.

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Attività Espositiva

Inizia la sua attività espositiva nel 1975 a Milano, presso la Galleria Nuovo Sagittario.  Oltre alle numerose mostre tenutesi nel capoluogo lombardo si annoverano le mostre allestite presso la Galleria Aglaia a Firenze, presso il Centro International d’Art Contemporain a Parigi e alla Galleria Delfino a Rovereto.

Nel 1991 viene allestita presso la Villa Borromeo Visconti Litta a Lainate una grande mostra antologica. Ciò è possibile anche grazie al patrocinio riconosciuto dal comune di Lainate e dall’assessorato alla cultura della provincia di Milano.

Inoltre, partecipa a numerose mostre collettive.

Dal 2006 si ritira dalla carriera espositiva e passa gli ultimi anni di vita disegnare e a studiare.

Muore a Milano nel 2013.